il libro


La lucina di Antonio Moresco è una delle più belle evocazioni dell’infanzia che io conosca. Moresco è l’uomo di un’opera magnifica, straordinariamente concentrata, del tutto atipica” (Daniel Pennac).

Scrive Antonio Moresco nell’introduzione al romanzo: “È una storia scaturita da una zona molto profonda della mia vita, è come una piccola scatola nera. […] Anche questa, come Gli incendiati, è stata un’irruzione incalcolata e improvvisa. Come il primo è un piccolo meteorite che si è staccato da Canti del caos, così questa è una piccola luna che si è staccata dalla massa ancora in fusione del mio nuovo romanzo, che si intitolerà Gli increati. La lucina è nata da uno spunto di poche righe, solo una piccola scena annotata negli appunti che ho buttato giù per anni in vista degli Increati.”

“Credevo che questa scena avrebbe trovato posto là dentro, che vi avrebbe occupato al massimo mezza paginetta. Invece ha evidentemente lavorato in segreto dentro di me. Così, a un certo punto, ha preteso una sua vita autonoma. E allora è cresciuta come una piccola creatura siamese, fino al momento in cui ho dovuto staccarla dall’altro corpo più grande su cui si era inizialmente annidata.”